Vi aggiungo il link dell'EOI di Madrid per poter scaricare le prove PUC che vi serviranno di riferimento con le soluzioni in allegato. Si consiglia il proprio livello, cioè livello intermedio (B1).
PER ULTERIORI INFORMAZIONI: FILM DI R. TOGNAZZI DEL 1991, "ULTRÀ"
Film non consigliato dalla prof. Betta ma che illustra il fenomeno del tifo calcistico italiano nato negli anni '50. Nel film un gruppo di tifosi romanisti si reca a Torino per veder la partita Juventus-Roma.
NEK A SAN REMO 2015 Nek ci parla dopo aver provato le sue canzoni "Fatti avanti amore" e la cover "Se telefonando" sul palco dell’Ariston, prima della diretta televisiva dal 10 al 14 febbraio su Rai1. Laura non c'è è andata via Laura non è più cosa mia e te che sei qua e mi chiedi perché l'amo se niente più mi da mi manca da spezzare il fiato fa male e non lo sa che non mi è mai passata Laura non c'è capisco che è stupido cercarla in te io sto da schifo credi e non lo vorrei stare con te e pensare a lei 'sta sera voglio stare acceso andiamocene di la a forza di pensare ho fuso
se vuoi ci amiamo adesso, se vuoi però non è lo stesso tra di noi da solo con mi basto stai con me solo è strano che al suo posto ci sei te, ci sei te
Laura dov'è? mi manca sai magari c'è un altro accanto a lei giuro non ci ho pensato mai che succedesse proprio a noi lei si muove dentro a un altro abbraccio su di un corpo che non è più il mio io così non c'è la faccio
se vuoi ci amiamo adesso, se vuoi però non è lo stesso tra di noi da solo non mi basto stai con me solo è strano che al suo posto ci sei te, ci sei te
forse è difficile così ma non so che cosa fare credo che sia logico per quanto io provi a scappare lei c'è non vorrei che tu fossi un'emergenza ma tra bene ed amore c'è solo Laura è la mia coscienza
se vuoi ci amiamo adesso, oh no però non è lo stesso ora so c'è ancora il suo riflesso tra me e te mi dispiace ma non posso Laura c'è se vuoi ci amiamo adesso, oh no mi casca il mondo addosso e ora so c'è ancora il suo riflesso tra me te mi dispiace ma non posso Laura c'è, Laura c'è
•11-16.03.2015_PO (PRODUZIONE ORALE
2 ESERCIZI – DURATA 30m compreso il tempo di preparazione)
•18.03.2015_PUBBLICAZIONE DEI
VOTI E REVISIONE DELLE PROVE
NOTA
BENE: Tutte
le provedel
primo, secondo e terzo
trimestre del
corso verseranno su temivincolati e
non vincolati ai contenuti
delle lezioni in corrispondenza con
il bando 12 dicembre di
2011. -
Ciao ragazzi/e! Vi saluto e vi anticipo la postecipazione della "Recita di Carnevale" al mese di marzo 2015, dopo gli esami. Vi allego l'informazione promessa. Buon lavoro!
IL VOLO DELL'ANGELO :
CARNEVALE A VENEZIA 8 FEBBRAIO
RIFERIMENTI STORICI E RAPPORTI CON LA COMMEDIA DELL'ARTE
Il Volo dell'Angelo
In un'edizione del Carnevale verso la metà del Cinquecento, tra le varie manifestazioni e spettacoli organizzati in città, fu realizzato un evento straordinario che fece molto scalpore: un giovane acrobata turco riuscì, con il solo ausilio di un bilanciere, ad arrivare alla cella campanaria del campanile di San Marco camminando, nel frastuono della folla sottostante in delirio, sopra una lunghissima corda che partiva da una barca ancorata sul molo della Piazzetta. Nella discesa, invece, raggiunse la balconata del Palazzo Ducale, porgendo gli omaggi al Doge.
Dopo il successo di questa spettacolare impresa, subito denominata Svolo del turco, l'evento, che solitamente si svolgeva il Giovedì Grasso, fu richiesto e programmato come cerimonia ufficiale anche per le successive edizioni, con tecniche simili e con forme che con gli anni subirono numerose varianti.
Per molti anni lo spettacolo, mantenendo lo stesso nome, vide esibirsi solo funamboli di professione, finché non si cimentarono nell'impresa anche giovani veneziani, dando prova di abilità e coraggio con varie spericolatezze e variazioni sul tema.
Quando queste variazioni portarono a prevedere, per lunghi anni di seguito, un uomo dotato di ali ed appeso con degli anelli alla corda, issato e fatto scendere a gran velocità lungo la fune, si coniò il nuovo termine di Volo dell'Angelo. Il prescelto, al termine della discesa nel loggione di Palazzo Ducale, riceveva sempre dalle mani del Doge dei doni o delle somme in denaro. Vi furono alcune edizioni che videro gli acrobati utilizzare per i loro spettacoli degli animali, barche e varie altre figure, oltre a rendere l'impresa sempre più difficile con ardite evoluzioni e anche svoli collettivi.
Nel 1759, l'esibizione finì in tragedia: ad un certo punto, l'acrobata si schiantò al suolo tra la folla inorridita. Probabilmente a causa di questo grave incidente, l'evento, svolto con queste modalità, fu vietato. Da questo momento il programma si svolse sostituendo l'acrobata con una grande colomba di legno che nel suo tragitto, partendo sempre dal campanile, liberava sulla folla fiori e coriandoli. Dalla prima di queste edizioni, il nome di Volo dell'Angelo divenne quindi Volo della Colombina.
Tale evento, come la maggior parte delle altre ricorrenze e spettacoli, con la fine della storia millenaria della Serenissima si interruppe per un lungo periodo.
Il Carnevale diede impulso ad un numero crescente di spettacoli mascherati allestiti nei teatri privati della città. Gli eventi erano spesso allestiti e finanziati da famiglie nobili veneziane, le quali intravidero presto l'esigenza di affidare le rappresentazioni, sempre più elaborate, a grandi artisti e veri professionisti della recitazione. Questi spettacoli in luoghi privati erano inizialmente riservati ad un ristretto pubblico di famiglie nobili. Verso la metà del Cinquecento, seguendo il grande sviluppo e la richiesta di questo genere artistico, a Venezia aprirono numerosi altri piccoli teatri, rivolti anche ad un pubblico popolare.
Verso l'inizio del Seicento, con l'incremento del numero e della qualità delle compagnie teatrali, formate ormai da artisti professionisti ed apprezzate anche fuori città, si svilupparono vere e proprie attività legate al mondo della commedia teatrale, delle arti sceniche e dell'artigianato dei costumi e delle maschere.
Emersero numerosi e talentuosi autori teatrali, diventando celebri rappresentando opere sempre più raffinate e complesse. La definizione di commedia dell'arte nasce proprio a Venezia e risale al 1750, quando il drammaturgo e librettista Carlo Goldoni lo introduce all'interno della sua commedia Il teatro comico.