Gruppo classe A1 B |
Blog di Italiano a cura di Betta Montero. Prof.ssa della Scuola Statale di Lingue di SIVIGLIA (EOI SEVILLA), SPAGNA.
ATTIVITÀ DI MEDIAZIONE 'ANDIAMO ALL'OPERA IL BARBIERE DI SIVIGLIA'
GITA ALL'OPERA
Il 17 di novembre 2018 siamo andati in gita extrascolastica all'opera di Rossini 'Il Barbiere di Siviglia', la trama è stata rappresentata in aula la settimana prima dello spettacolo per introdurre i concetti basilari di 'Opera Buffa' e i personaggi principali.
Trama: storia dell'amore ostacolato tra il Conte d'Almaviva e Rosina, dei travestimenti architettati da Figaro per aggiare il vecchio tutore, delle rocambolesche nozze 'favorite' dalla minaccia di una pistola non costituisce niente di nuovo; la grandezza del Barbiere sta nella perfetta realizzazione musicale di questo schema narrativo ampiamente sfruttato. Dopo un tale esito non resta che rivedere la dramaturgia stessa dell'opera buffa, per volgerla verso nuovi orizzonti; e ciò avverrà lentamente, giungendo a un nuovo tipo di commedia sentimentale e giocosa solamente sedici anni dopo, con l'Elisir donizettiano. Lo stesso Rossini capisce che difficilmente potrebbe superare se stesso.
Vedasi p251 'Storia dell'opera italiana' (2000) Fabrizio Dorsi, Giuseppe Rausa. Paravia Bruno Mondadori. Milano.
I fondi raccolti attraverso i biglietti dell'opera di Rossini saranno destinati al progetto solidale 'Malawi' dell'Associazione 'Andalucia por un mundo nuevo'.
Grande Luciano Miotto che ci ha salutato con tanto affetto alla fine dello spettacolo!!
Preparazione in aula 'Impariamo l'italiano all'opera' |
Trama: storia dell'amore ostacolato tra il Conte d'Almaviva e Rosina, dei travestimenti architettati da Figaro per aggiare il vecchio tutore, delle rocambolesche nozze 'favorite' dalla minaccia di una pistola non costituisce niente di nuovo; la grandezza del Barbiere sta nella perfetta realizzazione musicale di questo schema narrativo ampiamente sfruttato. Dopo un tale esito non resta che rivedere la dramaturgia stessa dell'opera buffa, per volgerla verso nuovi orizzonti; e ciò avverrà lentamente, giungendo a un nuovo tipo di commedia sentimentale e giocosa solamente sedici anni dopo, con l'Elisir donizettiano. Lo stesso Rossini capisce che difficilmente potrebbe superare se stesso.
Vedasi p251 'Storia dell'opera italiana' (2000) Fabrizio Dorsi, Giuseppe Rausa. Paravia Bruno Mondadori. Milano.
Attività extrascolastica 'Andiamo all'opera' 17.11.2018 |
Grande Luciano Miotto che ci ha salutato con tanto affetto alla fine dello spettacolo!!
Grazie nuovamente della partecipazione!
Betta
ATTIVITÀ DI MEDIAZIONE 'ANDIAMO AL FESTIVAL DI CINEMA'
Gita al cinema (gruppo classe A1_A e B)
Lo scorso martedì 13 novembre siamo andati al festival di cinema europeo, abbiamo guardato il film 'Euforia' regia Valeria Golino.
Grazie della partecipazione!
Betta
Lo scorso martedì 13 novembre siamo andati al festival di cinema europeo, abbiamo guardato il film 'Euforia' regia Valeria Golino.
Grazie della partecipazione!
Betta
FILM EUFORIA 2018
ATTIVITÀ EXTRASCOLASTICA DI MEDIAZIONE:
ANDIAMO AL FESTIVAL DI CINEMA EUROPEO
FILM EUFORIA (2018)
DATA: MARTEDÌ, 13 NOVEMBRE
LUOGO: CENTRO COMMERCIALE NERVIÓN PLAZA
APPUNTAMENTO: ALLE
ORE 10.30 (PARCO GIOCHI VICINO AL MC
DONALD’S)
FILM: EUFORIA, SALA 10 (CINEMA NERVIÓN) DURATA 115 M.
GENERE: DRAMMATICO
ORARIO: DALLE ORE 11.00 ALLE 13.00
LINGUA: ITALIANO
CON SOTTOTITOLI IN SPAGNOLO
INSEGNANTE RESPONSABILE: BETTA MONTERO / EOI SIVIGLIA
MACARENA
IL
LESSICO DEL CINEMA
FILM
/ LUNGOMETRAGGIO / CORTOMETRAGGIO
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REGISTA
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VALERIA
GOLINO
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ATTORE / ATTRICE / PERSONAGGI / IL RUOLO DEI PERSONAGGI
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SCAMARCIO
MASTANDREA
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LA PELLICOLA: Il materiale sensibile usato per le
riprese fotografiche o cinematografiche
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CINEMA
/ ANDARE AL CINEMA
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GUARDARE: Soffermare, volgere lo sguardo su qcs. o su
qcn
VEDERE: Percepire
con gli occhi, cogliere con la facoltà della vista.
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IL
BIGLIETTO/ I BIGLIETTI:
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IL BOTTEGHINO: La biglietteria di un locale pubblico di
spettacoli.
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IL
LIETO FINE
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LA TRAMA: Sintesi
dello svolgimento di un’opera narrativa, teatrale, cinematografica.
IL
COPIONE
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LA
SINOSSI / LA RECENSIONE
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IL CARTELLONE: Il grande manifesto che annuncia uno spettacolo
teatrale o cinematografico
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PRENOTARE
I BIGLIETTI
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IL POSTO NUMERATO /
I POSTI NUMERATI/ LA POLTRONA DI PLATEA/ LE POLTRONE DI PLATEA
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LA
COLONNA SONORA
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L’EFFETTO SPECIALE / GLI EFFETTI SPECIALI
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IL
DOPPIAGGIO DEI PERSONAGGI
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IL SOTTOTITOLO/ I SOTTOTITOLI IN ITALIANO
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MACCHINA DA PRESA/ CINEPRESA/VIDEOCAMERA
La macchina da presa è quella che si
usa per girare i film nell'ambiente cinematografico.
La cinepresa era quello strumento che si usava per fare i filmini amatoriali qualche decennio fa. La telecamera è quella che si usa negli studi televisivi. Attualmente nelle famiglie italiane si usa la videocamera. |
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L’INQUADRATURA (si possono distinguere PIANI /CAMPI)
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IL VINCITORE DEGLI OSCAR / I VINCITORI DEGLI OSCAR
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IL
MIGLIOR FILM STRANIERO
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RECENSIONE COMPLETA
Euforia è la storia di due fratelli. Di un nuovo incontro,
dopo che la vita li obbliga a riavvicinarsi a causa di una situazione
difficile.
Uno è Matteo (Riccardo Scamarcio), giovane imprenditore
di successo, affascinante, dinamico e spregiudicato. L’altro, il maggiore, è
Ettore, (Valerio Mastandrea), rimasto nella natia Nepi, ad insegnare nelle
scuole medie. Un uomo cauto, che per non sbagliare ha sempre preferito rimanere
un passo indietro, nell’ombra.
Valeria Golino, alla sua opera seconda
dopo Miele (anche stavolta ospitata in Un
Certain Regard al Festival di Cannes), scrive – insieme a Francesca Marciano,
Valia Santella, con la collaborazione di Walter Siti – e dirige un film
narrativamente meno estremo del precedente, ma nuovamente coerente per quello
che riguarda eleganza e linguaggio cinematografico.
C’è ancora una volta la
morte all’orizzonte, ma quello su cui si concentra l’attrice/regista napoletana
è il nuovo modo di concepire la fratellanza tra due persone fino a quel momento
divise per formazione e carattere, costrette dalla vita e dalle inclinazioni ad
allontanarsi e nuovamente costrette dalla vita a ricalibrare il loro legame.
Non c’è mai lo scadimento nel banale, le poche scene
madri presenti nel film riescono a mantenersi credibili anche grazie alla
straordinaria prova dei due protagonisti, con Scamarcio davvero sorprendente
(ed è ormai una crescita che possiamo considerare definitiva, pensando anche al
doppio Loro di Paolo Sorrentino) e Mastandrea compassato al
punto da rendere quell’incertezza della malattia così autentica, e dolorosa.
Ma non è “semplicemente” un film doloroso,
questo della Golino. E a ricordarcelo non è solamente il bellissimo (e
programmatico) titolo: l’Euforia è anche nella riscoperta delle
piccole cose, nel riappropriarsi di un vecchio balletto infantile che faceva il
verso a Stanlio e Ollio, o nel poter rivedere, magari solo per un breve
pomeriggio, la giovane donna (Jasmine Trinca, meravigliosa anche in quelle sole
tre pose) di cui ti sei perdutamente innamorato ma che le “cose della vita” ti
hanno suggerito di lasciare indietro.
E francamente sentiamo sia doveroso anche dimenticare
quel superfluo che qui e là rischia di appesantire il flusso emotivo del
racconto, perché alla fine, quello che resta davvero, è tutto in quel
commovente abbraccio sotto le coreografie folli e impreviste di un meraviglioso
stormo nell’azzurro del cielo romano.
PUNTATA AL CINEMA 13.11.2018 IN VERSIONE ORIGINALE (11.00H NERVIÓN PLAZA)
Matteo (Riccardo Scamarcio) è un giovane imprenditore di successo, spregiudicato, affascinante e dinamico. Suo fratello Ettore (Valerio Mastandrea) vive ancora nella piccola cittadina di provincia dove entrambi sono nati e insegna alle scuole medie. È un uomo cauto, integro, che per non sbagliare si è sempre tenuto un passo indietro, nell’ombra. Sono due persone all’apparenza lontanissime. La vita però li obbliga a riavvicinarsi e una situazione difficile diventa per i due fratelli l’occasione per conoscersi e scoprirsi, in un vortice di fragilità ed euforia.
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