Il racconto vincitore realizzato da Maru (gruppo classe A1A)


IL SILENZIO È D’ORO
Scritto da Floria Tosca
- Il solito?
- Sì.
- Non hai un buon aspetto. Una brutta giornata?
- Beh... Ne ho avuto migliori.
- Se vuoi, ti preparo qualcosa da mangiare.
- No, grazie.
- Non mi sembri molto loquace. Continuo a fare le mie cose.
Marco è alto, magro, coi capelli color platino, quasi bianchi, e con un eterno sguardo triste e rassegnato. Si occupa del“Gufo" da quando ho uso di ragione e nella mia vita non l'ho mai sentito lamentarsi – rammaricarsi è tempo sprecato, ripete sempre -.
Alla mia sinistra, dall'altra parte del bar c'è una coppia che non sembra di avere avuto neanche il loro giorno migliore. Lei è una rossa bellissima, porta un vestito rosso e osserva Marco da vicino.
Il suo accompagnatore è un tipo cupo e ha lo sguardo perso. Non sembrano marito e moglie, ma piuttosto amanti. Non si parlano, non si guardano, si mostrano annoiati, stanchi l'uno dell'altro o, chi sa, della vita.
Marco gli domanda:
- Un altro caffè?
- Nient’ altro, grazie, dice il signore.                                                
- Io ne prenderò un'altra tazza, sussurra lei.
L’uomo grigio accende una sigaretta e continua a guardare nel vuoto.Non si sente nulla per strada e l'unico rumore percettibile è quello del rubinettoaperto da Marco che lava qualche bicchiere. È la solitudine infinita, i quattro personaggi, alle quattro del mattino, nel “Gufo”.

ESEMPIO DI BIOGRAFIA AL FEMMINILE: MARIA MONTESSORI

Il viso di Maria Montessori è famoso in Italia, perché per molti anni è stata l’unica donna a essere rappresentata su una banconota: era infatti il volto che osservava gli italiani sulla banconota più diffusa, quella da mille lire.
Nata nel 1870 vicino ad Ancona, ha compiuto studi di Medicina, con grandi risultati. Ha iniziato a occuparsi di bambini con problemi psicologici e con un suo collega ha avuto un figlio. Il collega però l’ha abbandonata e lei ha dovuto allevare il figlio dicendo che era un nipote, perché in quell’epoca era difficile per le donne avere figli senza essersi sposate. Si è avvicinata alla teosofia, una dottrina che univa scienza e fede religiosa.
Maria Montessori criticava l’educazione che la società dell’epoca dava ai bambini, perché pensava che fosse troppo rigida e non sviluppasse le potenzialità dei piccoli. Allora ha sviluppato un metodo educativo, alla cui base c’era l’idea che il bambino avesse grandi potenzialità e che i maestri dovessero lasciargli sviluppare queste capacità liberamente.
Tra 1907 e 1909 sono nate, a Roma e a Milano, le prime scuole, dirette da sue allieve, che usavano il suo stesso metodo, che si è diffuso negli anni successivi in tante altre scuole. Il suo libro, Metodo, è stato tradotto in tutto il mondo.
E’ morta nel 1952 in Olanda, dove era andata a vivere negli ultimi anni.