VIDEO GIULIETTA E ROMEO PER LE PARI OPPORTUNITÀ 12.04.2018

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GRUPPO CLASSE A2_B (CORSO 2017-18) EOI SIVIGLIA-MACARENA
Rappresentazione realizzata durante la giornata culturale 12.04.2018. Attori e attrici per prima volta sul palcoscenico.
Ringraziamenti della partecipazione e dello studio della recita.
Congratulazioni!!

La Prof.ssa Betta e molto fiera di voi!!

Citazione di Gianni Rodari nella sua Grammatica della fantasia (1973)

Tutti i bambini giocano a mettersi le scarpe del padre e della madre. Per essere ‘loro’. Per essere più alti. Ma anche, più semplicemente, per essere ‘altri’. Il gioco del travestimento, a parte la sua importanza simbolica, è sempre divertente per gli effetti grotteschi che ne nascono. È teatro: mettersi nei panni degli altri, mettersi in una parte, inventarsi una vita, scoprire nuovi gesti. Peccato che, di regola, sia permesso ai bambini solo di carnevale mascherarsi, indossare la giacca del padre, una sottana della nonna. Ci dovrebbe sempre essere, in casa, un cestone di abiti smessi a disposizione del gioco del travestimento.

FILM ROMA CITTÀ APERTA



Roma città aperta è un film del 1945 diretto da Roberto Rossellini.

È una delle opere più celebri e rappresentative del neorealismo cinematografico italiano. È il film che fece acquisire notorietà internazionale ad Anna Magnani, co-protagonista insieme ad Aldo Fabrizi, qui in una delle sue interpretazioni più famose.

Trama
Durante l'occupazione tedesca di Roma, l'ingegnere comunista Manfredi (Pagliero) che milita nella Resistenza prende contatti con un compagno tipografo. La Gestapo è sulle sue tracce, ma l'uomo trova rifugio presso l'abitazione di un sacerdote (Fabrizi) mentre l'operaio è arrestato e la sua donna (Magnani) viene uccisa da una raffica di mitra. La delazione di Marina (Michi), un'attricetta cocainomane che ha avuto in passato una relazione con Manfredi e che ora sta nel giro degli ufficiali tedeschi, consente loro di cattuare l'ingegnere e il prete. Il primo, benchè torturato a morte, non rivela i nomi dei compagni; il prete viene fucilato mentre riceve l'ultimo saluto da alcuni ragazzini della sua parrocchia. È il film più celebre del Neorealismo, realizzato da Rossellini in condizioni di incredibile povertà di mezzi e di romanzesca precarietà. Immortale la sequenza della Magnani che viene falciata dai mitra mentre insegue la camionetta con suo uomo. Alla base della vicenda sta un personaggio realmente esistito, don Morosini, che i tedeschi fucilarono a Roma per la sua adesione alla lotta partigiana.

25 di aprile FESTA DELLA LIBERAZIONE DI ITALIA





 CANZONE BELLA CIAO!


Una mattina mi sono svegliato, o bella, ciao! bella, ciao! bella, ciao, ciao, ciao! Una mattina mi sono svegliato, e ho trovato l'invasor. O partigiano, portami via, o bella, ciao! bella, ciao! bella, ciao, ciao, ciao! O partigiano, portami via, ché mi sento di morir. E se io muoio da partigiano, o bella, ciao! bella, ciao! bella, ciao, ciao, ciao! E se io muoio da partigiano, tu mi devi seppellir. E seppellire lassù in montagna, o bella, ciao! bella, ciao! bella, ciao, ciao, ciao! E seppellire lassù in montagna, sotto l'ombra di un bel fior. Tutte le genti che passeranno, o bella, ciao! bella, ciao! bella, ciao, ciao, ciao! Tutte le genti che passeranno, Mi diranno «Che bel fior!» «È questo il fiore del partigiano», o bella, ciao! bella, ciao! bella, ciao, ciao, ciao! «È questo il fiore del partigiano, morto per la libertà!»

MARÍA ÁNGELA MARTÍN PREMIO LETTERARIO IN ITALIANO

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L´AIRONE DORATO; UN LUOGO MAGICO (seudonimo: “Blu”)
Qualche giorno fa ho appena conosciuto un luogo veramente speciale e magico. È un piccolo e carino ristorante in riva al fiume Guadalquivir, che si chiama “L´airone dorato”.
Si può trovare in una curva del bacino di questo fiume quando scorre attraverso Siviglia. È circondato da una natura serena e magica, di colori morbidi e caldi, dove si respira pace e tranquillità e si sentono il rumore degli animali che abitano lì e della brezza fresca e umida del fiume.
Il ristorante è soltanto una piccola casa di legno con grandi porte-finestre che si aprono su un pontile. Dall´interno, attraverso le porte-finestre si può vedere il bel paesaggio del fiume. Dentro della casa, ci sono soltanto cinque tavoli squisitamente decorati con una tovaglia azzurra chiara e un vaso con fiori colorati al centro di ogni tavolo. L’atmosfera all´interno del ristorante è ugualmente magica e accogliente così come fuori, e la cucina e semplice ma tradizionale e splendida...
Passeggiavo sul lungofiume mentre godevo del paesaggio, quando la bellezza di quel luogo me ha attratto lassù. Era una luminosa sera di primavera e per riposare un po’ della passeggiata mi sono seduta sul pontile del ristorante con un caffè caldo e un pezzo di pandispagna. Si stava facendo buio e improvvisamente hanno iniziato ad arrivare una folla di persone che si sono anche sedute sul pontile. Non sapevo che cosa stava succedendo; perché tante persone lì? Ma, subitamente, quando è caduto l’ultimo raggio di sole della sera è proprio volato di fronte a noi un gracile airone dorato che portava nel becco un ramoscello di gelsomini...
In quel magico momento, la fresca brezza del fiume odorava al soave profumo dei gelsomini che lo inondava tutto...
Ero curiosa e senza pensarlo ho domandato alla barista, una giovane donna molto simpatica, che cosa stava succedendo lì. Così, lei mi ha raccontato una bella leggenda:
Si racconta nella zona, che anni fa, c´era una dolce donna bionda che portava sempre un ramoscello di gelsomini sui capelli e che passeggiava tutti i giorni sul lungofiume. Lei osservava e studiava gli animali, le piante e curava anche di loro. Insegnava ai bambini che giocavano vicino lì a rispettare la natura, cioè ad amare gli animali, le piante e soprattutto il fiume, che è anche “un essere vivente”. Vigilava che nessuno sporcarsi il fiume o ferissi qualche animale, albero o pianta. Anche, se qualche animale era malato, lei lo guariva con tantissimo amore ed attenzione...
Inoltre, si racconta che la donna amava gli aironi bianchi che vivono ancora in quel magico luogo del fiume tra tantissime altre specie di uccelli. Lei li conosceva molto bene e li dava spesso da mangiare, così tanto, che ogni primavera che passava arrivavano di più...
Così, la sua attenzione, la dedizione, il rispetto e soprattutto l´amore per questo spazio, lo hanno fatto magico e meraviglioso, com´è oggi... pieno di vita...
A Siviglia si racconta la storia della dolce donna bionda del fiume, il cui spirito non è mai morto, invece è diventato un airone dorato che sorvola ogni sera il fiume Guadalquivir inondando tutto con il profumo di gelsomino e che continua a badare al fiume e la sua fantastica e meravigliosa vita...
M. ÁNGELA MARTÍN vincitrice del premio letterario in italiano. Testo narrativo 'L'airone' livello NB2 - Corso 2017-18

UNITÀ 5. ASCOLTO EXTRA. IN FARMACIA

http://www.italiano.rai.it/articolo-unita/per-usare-litaliano/20642/717/default.aspx


PER USARE L’ITALIANO
Se stiamo solo un po’ male – se, per esempio, abbiamo un raffreddore, un po’ di tosse, il mal di gola, il mal di denti, il mal di schiena, non serve andare dal medico. Basta andare in farmacia:
ZOU: No, non vengo… ho troppo mal di testa… e anche un po’ di raffreddore!
Il farmacista ci può dare le medicine giuste. Si chiamano “farmaci da banco” o “farmaci di automedicazione”, come ad esempio il paracetamolo. Sono medicinali leggeri, che compriamo in farmacia senza la ricetta o prescrizione del medico.
MARCIA: Per il mal di testa abbiamo molti prodotti di automedicazione…
MARCIA........................... Ha anche il raffreddore?
ANGEL: Eh sì.
MARCIA: Allora prenda del paracetamolo.
ANGEL: .........E per i miei dolori alla schiena?
MARCIA: Ho qui un antidolorifico ottimo.
Che cos’è un antidolorifico? È una medicina contro il dolore, che possiamo prendere in compresse, oppure con una iniezione. Ai bambini di solito diamo un cucchiaio di sciroppo e, quando hanno il raffreddore, liberiamo il loro naso con uno spray nasale. [IMMAGINI!!]
MARCIA: Ah… e allora? Problemi? .................................................
GIOVANNA: Sì. Ecco qui: le indicazioni. Senta: “Nausea e vomito di qualsiasi origine”. .................................
MARCIA: Nelle indicazioni c’è la lista delle malattie che richiedono l’uso di quel medicinale…
Anche quando prendiamo un farmaco da banco dobbiamo leggere sempre il foglietto illustrativo, dove troviamo le indicazioni (cioè l’elenco delle malattie che possiamo curare con quel medicinale) e le controindicazioni. Nelle controindicazioni c’è scritto con quali malattie non possiamo prendere la medicina: ad esempio con un’allergia o un’altra malattia grave, e quali fastidi la medicina può dare: ad esempio la debolezza, la sonnolenza, il mal di stomaco e così via.
GIOVANNA: ............e le controindicazioni? Le sembrano facili? Senta: “Stato di cachessia…”. Cachessia???
MARCIA: Beh è… quando lei si sente debole… non ha fame…
Nei loro discorsi, i nostri amici hanno usato delle parole molto piccole che si chiamano pronomi. Sono lo, la, li, le. Questi pronomi sostituiscono il nome di una persona o di una cosa già detta prima.
KEVIN: L’ambiente è importante! Io lo rispetto!
Qui il pronome lo, maschile singolare, vuol dire “l’ambiente”, maschile singolare.
KEVIN: ..........Non devi buttare la carta lì!
ZOU: E allora dove la butto?
“Dove la butto?”. Il pronome la, femminile, vuol dire la carta.
PAULINE: I bambini sono puliti e tranquilli…
KHADIJA: Bene…
PAULINE: Li senti?
“Li senti?”, il pronome li, maschile plurale, significa “i bambini”:
KEVIN: NOOOOOOOOO, le bucce no! .....................................
ZOU: E… dove le metto?
Le, femminile plurale, significa “le bucce” della mela:
Attenzione, però! Non fate confusione: noi conosciamo già un altro pronome le, che è singolare, e significa a lei:
MARCIA: Allora, signore, che cosa le serve?
ANGEL: Mia figlia ha la tosse. Le posso dare uno sciroppo?
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Ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale

UNITÀ 4. VERRÀ PROPRIO UN BELL'APPARTAMENTO

CLICCATE QUI. UNITÀ 4 COMPLETA CON ESERCIZI EXTRA.
Buono studio!

LABORATORIO DI CUCINA ITALIANA A CURA DI STEFANO SCOTTI

Laboratorio di cucina italiana a cura di Stefano Scotti 11.04.2018
Laboratorio di cucina italiana a cura di Stefano Scotti 11.04.2018

IL PESCE D'APRILE

PESCE D’APRILE, LE ORIGINI Cliccate qui. Da dove nasce il Pesce d'Aprile? Le sue origini, in realtà, sono sconosciute sebbene si possa intuire che siano anche molto antiche. Una delle storie più remote risalirebbe al 1300, ai tempi del beato Bertrando di San Genesio, patriarca di Aquileia, il quale avrebbe salvato un papa in procinto di soffocare a causa di una spina di pesce in gola e da allora il pontefice decretò che il Primo aprile di ogni anno non si mangiasse pesce. Un'altra ipotesi, maggiormente accreditata, sarebbe più recente e risalirebbe alla Francia di fine 1500, quando prima dell'adozione del calendario Gregoriano in Europa si celebrava il Capodanno tra il 25 marzo e il 1º aprile, giorno in cui si era soliti scambiarsi un dono. La riforma di Papa Gregorio XIII spostò la festività al primo gennaio, da qui la tradizione di consegnare ogni primo aprile un pacco regalo vuoto per simboleggiare, con simpatia, una festività non più esistente. A quell'usanza fu dato il nome di poisson d'Avril, Pesce d'aprile per l'appunto. Un'altra ipotesi legata a tale festività, riguarda invece le prime pesche primaverili del passato: leggenda vuole che proprio il primo di aprile, molto pescatori tornassero a mani vuote per via dell'assenza di pesci sui fondali e per questo venivano presi di mira e scherniti dai compaesani. Il Pesce d'Aprile è stato tuttavia oggetto di studi dai quali sarebbe emersa un'altra possibile origine, risalente all'età classica e in particolare ad alcuni elementi in comune con il mito di Proserpina, rapita da Plutone e cercata invano dalla madre, ingannata da una ninfa. IDEE E SCHERZI DIVERTENTI In Italia il Pesce d'Aprile rappresenta una ricorrenza molto sentita soprattutto tra i più piccoli, ma sempre più spesso, nell'era del digitale, ha coinvolto anche adulti che si sono cimentati in scherzi sempre più sofisticati. Se volete rispettare la tradizione, potrete inviare il classico augurio di un buon Pesce d'Aprile 2018, magari allegando un'immagine via Whatsapp riportante un fotomontaggio nella speranza che il destinatario del messaggio possa "abboccare". I più tecnologici potranno azzardare ad uno scherzo telefonico, un vero e proprio classico ma divenuto ancora più sofisticato grazie ad alcune app dedicate che non solo saranno molto credibili ma vi permetteranno anche di registrare la telefonata e riascoltarla sul vostro cellulare, anche a distanza, appena lo scherzo sarà terminato. Una volta che lo scherzo sarà concluso, potrete poi condividerlo via Whatsapp e tramite i canali social, per far sorridere anche gli altri vostri contatti. Se, infine, siete dei nostalgici, approfittate della bella giornata di festa per passare inosservati mentre andrete a realizzare alcuni dei classici scherzi "evergreen", come quello delle puntine sulla sedia o quello della colla sulla panchina. Un vero e proprio must che potrete attualizzare riprendendo il malcapitato con i vostri smartphone e condividendo poi con amici e parenti la sua reazione online!

SOGGIORNO STUDIO A TRAPANI (SICILIA)


Nombre: scuola virgilio

Email: info@scuolavirgilio.it

Estimados profesores y estudiantes de la EEOOII de Sevilla,


Tenemos el placer de enviarles en anexo una comunicación promocional de Scuola Virgilio, que ofrece cursos de lengua y cultura italiana en Trápani, Sicilia.



Ofrecemos a los estudiantes de su EOI, en particular, un descuento del 20% para la primera semana del curso intensivo que la escuela organiza entre mayo y noviembre.


Precios y fechas de cursos intensivos
Frecuencia: min. 1 semana - max. 26 semanas
15 horas (60 min.) Por semana
3 horas lectivas cada mañana
De lunes a viernes, de 9:30 a.m. a 1:00 p.m.
Inscripción € 30 + € 180 por semana

Todo el año paquetes para grupos
15 horas (60 min.) De clase
5 actividades: visita guiada de Trapani, paseo en bicicleta,
degustación, cineforum, conversación en el bar
7 noches en una habitación doble con familia o B & B
Mínimo 8 personas
€ 440 por persona

Trápani es fácilmente accesible desde España con vuelos directos baratos como los de Ryanair, Vueling, Volotea y más. El aeropuerto de Trápani es a 15 km de la ciudad, él de Palermo a 80 km.